La rubrica A fil di rete di Aldo Grasso stamattina riporta un articolo dedicato alla fiction di canale 5, L’Onore e il rispetto.
Mi trovo a dover parlare di qualcosa che non ho mai visto, ma elenco prima i motivi per i quali ho fatto questa scelta:
– Non approvo la scrittura di certi “sceneggiati”;
– Non accrescono in nessun modo il mio interesse verso altre forme di cultura;
– Gli attori sono capre innate: figli della stessa televisione che rappresentano.
Con questo non voglio condannare chi si trova a vedere quei programmi. Anzi, vorrei capire qual è l’elemento che crea appagamento nel nutrirsi di “questi” accidentali passatempo mediatici.
Il dato percentuale di coloro che guardano la fiction è l’elemento che mi ha colpito.
L’Italia è composta da 21 regioni, e quali risaltano con l’audience più alta?
La Calabria e la Campania, due porzioni di territorio allarmanti – se prese dal punto di vista della criminalità organizzata.
Il target?
Donne e adolescenti, con una bassissima percentuale di visualizzazioni maschili.
Più che una critica, quella di Grasso, oggi è una resa evidente di un risultato allarmante.
Un motivo che io approvo e condivido volentieri, anche solo per una semplice riflessione.
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