Due giorni fa è morto il mio docente di lettere all’università di Teramo; aveva 41 anni.
L’ho scoperto solo ieri mattina, dopo diversi post e messaggi letti in facebook.
E’ arrivato nelle nostre vite, a noi studenti, con grazia; non ha mai ostentato il suo sapere facendoci sentire sconsiderati e inadatti al posto che stavamo occupando, nonostante la sua preparazione sconfinata ed elegante.
Mi piace ricordare che, in una chiacchiera buffa, gli dissi bruscamente:
“senta, il personaggio femminile più bello della letteratura italiana è Viola, la marchesina D’Ondariva del Barone Rampante di Italo Calvino. Capisce cosa voglio dire?”.
Mi rispose con un sorriso enorme, come lo conoscesse benissimo.
Poco tempo dopo ho visto che la sua tesi di dottorato era dedicata proprio a quello scrittore.
Quando ha pubblicato il suo primo romanzo, Bambini Bonsai, non ce lo aveva detto.
Lo scoprii per caso leggendo notizie su internet, e quando gli feci i complimenti, mi restituì solo tanta umiltà.
Questa e altre sono state le vere lezioni che mi hanno resa forte nel mio cammino di studio con lui.
Sono stata fortunata, come chi, come me, lo ha conosciuto.
Ho pensato tante volte prima di scrivere questo messaggio; non sapevo se fosse giusto o meno farlo pubblicamente.
Ciao prof. Zanotti.
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