Quarantatre pagine, molte delle quali passate a ridere, mi hanno fatto attraversare Una visita guidata, libricino di Alan Bennett che riflette il valore di osservazione della storia dell’arte e del pubblico in uno dei musei inglesi più conosciuti al mondo.
Una lezione efficace che punta, attraverso gli schemi delicati dell’ironia e del teatro, a mostrare che l’arte può essere raccontata partendo da altre angolazioni, fuori dalla grammatica canonica di chi si approccia a un oggetto di produzione culturale con le classiche formule di lettura iconologica e iconografica.
Senza accorgersi, l’autore porta il lettore ad avere un impatto concreto con quello che si palesa davanti: la mega collezione della National Gallery di Londra.
La parte che mi è piaciuta di più è stata quando mette in evidenza la differenza tra gli storici dell’arte inglesi e quelli tedeschi. Una delle parti più salienti, invece, è la differenza che pone tra un pubblico teatrale e quello museale, nella loro esperienza collettiva e individuale di frequentazione e visita degli spazi.
Per anni ho osservato il pubblico vagare tra le opere d’arte. Anche io come l’autore, sono infastidita quando vado in un luogo di cultura e si puntano a volerti spiegare le cose: per me, l’arte, non è bella e non è brutta. Molto di quanto ho appreso negli anni è accaduto per distrazione: la meraviglia di una scoperta, il colpo d’occhio finale quando vai via da qualcosa o da una situazione.
Caravaggio mi ha aiutato a capire che il narcisismo mi attanagliava. Alcune delle sue immagini raccontano la manipolazione che questa società sta subendo.
Io credo che sia giusto avere chi possa guidarti in uno spazio, ma è fondamentale vivere quello che si attraversa da soli, perché ognuno ha la sua storia e la sua percezione del mondo, in un primo momento.
L’insegnamento numero uno di chi mi ha insegnato a guardare un’opera – soprattutto di arte contemporanea – è che essa va vissuta.
Consiglio questo libro a chi si spaventa, a chi crede che i paroloni degli autori di grido possano essere più importanti rispetto alle proprie idee e al proprio vissuto.
Alan Bennett
Una visita guidata
Adelphi, 2008
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