Riflessione ad alta voce

Penso che un buon libro di Storia possa definirsi tale quando arrivi a credere che tutto il percorso di studio fatto faccia maturare in te numerosi dubbi sulle situazioni odierne. La paura t’instilla una curiosità e una riflessione che induce a scoprire come i cambiamenti sociali, applicati nel corso dei secoli, siano avvenuti a tutela delle proprie identità (si prega di leggere quest’ultimo significato spurio dal concetto di “nazionalismo”).

L’Europa ha maturato un suo cammino su processi culturali decisivi da una consecutio antica fino a oggi. L’America, invece, è supremazia travestita da bluff: ne sono sempre più convinta.

6 risposte a “Riflessione ad alta voce”

  1. Attenzione, che l’Europa è in piena decadenza.Invece di pensarci soltanto in antitesi con gli USA, dovremmo tentare di riprendere il cammino interrotto.
    Un abbraccio, Amalia, mi piacciono le riflessioni condivise.

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    1. Proprio per questo la questione si aggrava.
      L’Europa è uccisa a un modello che lei stessa ha generato e che è stato manipolato da chi è fuggito da qui.
      L’America è uno nazione che ha avuto la fortuna di non vivere tutti gli strazi derivanti dai processi storici; la sua fortuna è nel fatto che la popolazione, l’industrializzazione e l’innovazione, sono andati tutti di pari passo.
      Quello che voglio farti capire è che non c’è stato un dislivello tra le parti.

      Noi, in Italia, invece, il caso contrario. Dal medioevo a oggi non ancora riusciamo a creare una solida lingua nazionale e un’identità che sia oggetto di riconoscimento e orgoglio.
      Che poi voglio dire, questa posizione può avere due risvolti:
      positivo – tutela delle singole identità
      negativo – per via di un’apertura verso l’europa (intesa come comunità cooperante).

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      1. Vedi, queste due evidenze sono inconfutabili. Quello che mi preoccupa è che invece di emanciparci intelligentemente da quei retaggi del passato che uccidono qualsiasi tentativo di rinnovamento positivo, ci appiattiamo sempre più su un livello culturale che non solo non tiene conto degli aspetti positivi (vantaggi) dei nostri trascorsi storici, ma che è talmente basso e privo di spessore da non consentire alla maggior parte degli italiani di vedere la necessità di un urgente impegno in prima persona per cambiare verso alla china che abbiamo preso.
        Ciao 🙂

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      2. sì, la crisi generale è divenuta profondamente individuale.
        Ci troviamo in una condizione in cui sembriamo non avere una sorta di padre – guida: tanti piccoli orfani annichiliti e ammorbati da questa situazione. 🙂

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  2. Condivido…soprattutto l’ultimo pensiero…
    ciao 🙂

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    1. 🙂 meno male!
      Smack!

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