In questi giorni abbastanza caotici per abbassare i livelli di stress ho pensato di dare uno sguardo alla serie più discussa del momento: Squid Game.
Stanotte riflettevo su quanto non mi sia piaciuta, nel senso che non è difficile portarla a termine, ma alla fine è solo un ripercuotersi di cadaveri, scene splatter e violenza gratuita a cui Netflix ci abituato in questi ultimi anni.
La storia è di una comunità di persone indebitate fino al collo, i motivi della loro vicenda sono i più disparati. Partecipano a qualcosa di inconsapevole fino a quando non iniziano a cambiare i termini, il modo, la dinamica, che porta sempre a situazioni vissute in tenera età.
Al vertice una società che in modo perverso assiste e scommette su chi vincerà rispettando le poche regole di gioco.
Molti dei rimandi sembrano provenire dalla cinematografia occidentale e tanti altri da quella di serie TV più famose che hanno avuto successo planetario.
Tv, monitor, mondo dell’arte e dei videogiochi, si mischiano e creano un grande scenario pop di illusione e di eccessi in tempi definiti. Tutto è confezionato in salsa thriller. Si sfruttano i simboli, più che le parole. Icone e geometrie basilari ci accomunano nell’uso delle tecnologie .
La fine di questa prima stagione rileva un personaggio insospettabile che sembra reggere le sorti del mondo per appagare il suo ego, in una scommessa continua, alla cui base base c’è sempre il desiderio di possedere un monte di soldi l.
Ogni tanto pare comparire uno spiraglio di altruismo, ma è fioco, lontano da quella idea di idillio a cui siamo abituati quando si pensa a una speranza.
Io l’ho guardata in coreano coi sottotitoli in italiano, non esiste il doppiaggio nella nostra lingua.
Stasemo a vedere in futuro, intanto mi chiedo: quel personaggi diventerà un supereroe? 🤣
Chi sono?
https://amaliatemperini.com/about/
Iscriviti al blog nella casellina in basso a destra della homepage
www.amaliatemperini.com | www.atbricolageblog.com
Seguimi su Twitter

Instagram:

Per richieste: atbricolageblog@gmail.com
Nel rispetto del provvedimento emanato dal garante per la privacy in data 8 maggio 2014 e viste le importanti novità previste dal Regolamento dell’Unione Europea n. 679/2016, noto anche come “GDPR”, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all’uso dei cookie. Per un maggiore approfondimento leggere la sezione Regolamento dell’Unione Europea n. 679/2016 (qui) oppure leggere la Privacy Police di Automattic http://automattic.com/privacy/
Rispondi