La somma delle piccole cose porta a capire quanto tutto il resto possa plasmarci.
La manipolazione, il suggerimento soffiato in un orecchio, in una persona che si sente non adeguata.
Qualcosa in questi personaggi cinematografici traggono spunto dall’idea di male, introiettato nella nostra cultura da secoli di ripetizione dostoevskijana. Di letture importanti nocive, se effettuate in ripetizione e senza distacco. Senza distanza o tempo giusto.
Una perfezione utopica, che non esiste, piuttosto disintegra e distrugge, inaridisce l’anima, rendendola meccanica, togliendole il respiro, lentamente lacerandola e castrandola.
La luce vince sempre sul buio.
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