L’allenza dei corpi – Judith Butler #libri #filosofia [#recensione]

Da diverso tempo non parlo di libri, questo perché ho avuto un blocco nel momento in cui ho deciso di slacciarmi dai social network. Avevo la nausea di tutto quello che fosse relegato alla scrittura, ma il corso che sto seguendo per la facoltà di Scienze Politiche di Unite mi ha portato ad interessarmi ad altro, a una lista di saggi e letture generali di ispirazione sui tempi che affrontiamo a lezione.

Tra i nomi citati compare Judith Bulter, filosofa, saggista, autrice che si occupa anche di tematiche molto attuali nel discorso dedicato alle transizioni delle società e che si può racchiudere più in generale sulla riflessione sui diritti di ogni essere umano.

Al momento ho scelto L’alleanza dei corpi (Nottetempo, 2017) un volume preso leggere in e-book che apre più spiragli interpretativi sul concetto di popolo, di folla e di lotta, ma anche di precarietà, vulnerabilità.

Come ho già detto alcuni degli elementi che mi stanno interessando sono quelli legati al diritto di uno spazio, del proprio spazio, soprattutto da quanto la nostra vita si è sdoppiata ed è passata a essere vissuta in ambiente virtuale nell’ambiguità di un vicino e di un lontano e nei disturbi di percezione.

Non si tratta qui di osservare il progresso di una società partendo dalle lotte per la conquista, ma capire piuttosto come un corpo è parte di sistema complesso ed elaborato che funziona attraverso un meccanismo che parte dalla fisicità come atto di ribellione. Intendo dire – almeno questo ho capito dall’autrice – che noi siamo un corpo in azione, possiamo muoverci e contribuire al consapevolezza di un apparato che prevede una modalità pubblica e una privata nel quale si innestano bisogni che si manifestano su concetti presentazione e apparizione comune a tutti, ma mutevoli nelle intenzioni di ognuno.

Molta della sua riflessione parte dagli studi di Hannah Arendt, studiosa e punto cardine del Novecento; abbraccia anche l’ambiguità del sistema dei media in relazione alla narrazione che si viene a costruire quando accadono dei raduni o delle manifestazioni di grande portata. Mi piace come è messo al centro il concetto di autodeterminazione, questo lo ribadisce in un passo di alcune attività di ribellione non violenta accadute in Turchia o in Egitto quando hanno applicato la presenza fisica del noi, l’azione di silenzio corale, rapportato alla singola individualità, in una piazza e in opposizione a un sistema che castrava le persone nella loro singola individualità, alcuni anni fa.

La Butler parla di alcuni aspetti sui cui sto riflettendo da tempo, cioè la propria capacità di essere in relazione ai propri desideri, che sono diversi dalla persona che abbiamo al nostro fianco, nonostante ci si trova a vivere e condividere le stesse problematiche.

Se penso a come sono cresciuta, alla vecchia politica dell’uguaglianza, a come dovevamo tutti andare o da un fronte o dall’altro, la condizione di ribaltamento proposta dall’autrice non mi porta a essere slegata dai tempi che corrono, piuttosto mi pone nella condizione di spingere verso una maggiore apertura su quello che può essere il rapporto che ho con la mia etica, l’onestà intellettuale, nell’accettare le molteplici diversità presenti in natura. 

Lo consiglio a chi è predisposto a letture complesse e a chi ama le analisi sui fenomeni che attraversano le società.

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5 risposte a “L’allenza dei corpi – Judith Butler #libri #filosofia [#recensione]”

  1. […] L’alleanza dei corpi, Judith Butler, Nottetempo, 2017 […]

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  2. […] L’alleanza dei corpi, Judith Butler, Nottetempo, 2017 […]

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  3. Potrebbe piacere a una mia amica, lo metto nelle idee per Natale 😊

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