Mi sono data alcuni giorni di tempo e una seconda visione in solitaria prima di scrivere delle mostre organizzate dalla Fondazione Malvina Menegaz di Castelbasso (TE), una delle realtà più importanti in Abruzzo per lo sviluppo delle culture contemporanee.
Nel giorno dell’apertura alla stampa, il presidente Osvaldo Menegaz ha messo in luce la volontà, la spinta del sentire la comunità, la difficoltà di come insistere e investire in una realtà territoriale come questa, inasprita in modo viscerale dalla ferocia del Covid-19.

Simone Ciglia presenta due diversi progetti curatoriali. Il primo – Sarà presente l’artista – è una formula portata avanti da diverso tempo e che quest’anno è dialogo tra la visione di Mario Airò e la collezione della Fondazione che ha sede a Palazzo Clemente.
Il secondo – imponente – è una collettiva alla cui base è posto il vincitore del progetto per l’Italian Council 2019, dal quale emerge l’opera “Modellare l’acqua” a firma di Mario Airò, una fioritura sviluppata a Castelli (TE), in collaborazione con Arago Design (PE).
Il lavoro è inserito in La forma della terra. Geografia della ceramica contemporanea in Italia che ha sede in Palazzo De Sanctis.
Questa mostra è una rotta, una mappatura di realtà che hanno conservato e ripensato le forme di produzione e custodia dei beni artistici nel dialogo tra innovazione, artigianato e linguaggi contemporanei nel nostro Paese. Una possibilità di incastonare, tradizione e rottura del codice, nella formazione di una maggiore relazione tra arti e impresa.
Si può affermare che si tratta di una riflessione sul concetto di scultura come matrice generatrice che parte dalla materia attraverso la fluidità. Terra e acqua – media di riferimento – si bilanciano in un rapporto di equilibri in un discorso che si fa confronto aperto con la propria natura: l’origine.
La sofisticata scelta di allestimento presenta una articolazione che è tensione sviluppata su provocazioni e contrasti velati, come si nota nel dialogo pensato tra l’opera di Alberto Garutti (Madonna, 2008) e il lavoro di Eva Marisaldi (Pixelandia, 2005).
La percezione che si ha durante la visita è di una aura che sfiora il sacro collegato alla formazione dell’uomo nel suo modellamento fisico e mentale. È Matteo Fato che permette di capire lo stacco tra l’essere e l’apparire, il visivo pittorico bidimensionale e il modellare scolpito dell’umano in tridimensionale, come parti centrali di un processo che mette in primo piano il risultato: l’immagine, la proiezione, quello che decidiamo di far vedere.
Nella totalità dell’evento si attraversa un set di tre livelli alla cui base è posta la genesi, un arcaico e il grottesco.
Al secondo livello la via mediana della trasformazione, cioè la lotta tra chi sei e cosa vuoi essere. Al terzo livello una sperimentazione che che si chiude con l’aspetto neuroscientifico proposto dalle ricerche effettuate da Matteo Nasini nella serie Dream portrait (2016-2017).
Seppur estrapolata e di diversa entità l’accesso a questa mostra è guidato da un richiamo evocativo: la campana. Stabilisce la fine del tempo della Chiesa e ricolloca l’attenzione sui tempi di una nuova umanità, partendo da un museo, cuore della socialità e della storia.
Le chiavi e la soglia di Alessandro Fonte a cura di Pietro Gaglianò aiuta a rafforzare l’identità di Castelbasso. E’ un giuramento fuso in chiavi donate dalla popolazione cittadina in un’opera site-specific per un borgo di tradizione medievale che si apre a una nuova fase rinascimentale, in netto anticipo sui tempi, un segnale di forza su una regione che si ostina a non guardare, per non vedere.
La forma della terra. Geografia della ceramica contemporanea in Italia
a cura di Simone Ciglia
Palazzo De Sanctis
Artisti:
Mario Airò, Salvatore Arancio, Stefano Arienti, Bertozzi & Casoni, Enrico Castellani, Enzo Cucchi, Matteo Fato, Flavio Favelli, Alberto Garutti, Liam Gillick, Piero Golia, Ugo La Pietra, Felice Levini, Emiliano Maggi, Eva Marisaldi, Gino Marotta, Mathieu Mercier, Matteo Nasini, Adrian Paci,
Mimmo Paladino, Luca Maria Patella, Giovanni Termini, Luca Trevisani, Vedovamazzei, Luca Vitone.
Sarà presente l’artista
Collezione Fondazione Menegaz
# 2 Mario Airò
a cura di Simone Ciglia Palazzo Clemente
Artisti
Carla Accardi, Mario Airò, Franco Angeli, Alfredo Biasi, Luigi Boille, Daniele Bongiovanni, Thomas Braida, Alessandro Cannistrà, Tullio Catalano, Mario Ceroli, Claudio Cintoli, Claudio Cori, Antonio Corpora, Andrea Di Marco, Tano Festa, Luca Francesconi, Marco Gastini, Sophie Ko, Nunzio, Arcangelo Sassolino, Ettore Spalletti, Giulio Turcato.
Alessandro Fonte. Le chiavi e la soglia A cura di Pietro Gaglianò
Palazzo De Sanctis
25 luglio – 30 agosto 2020
Borgo medievale di Castelbasso (TE)
www.fondazionemenegaz.it
Grazie a Bedetta Di Carlo, per il supporto, la stima reciproca.
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