Ho letto Otello tempo fa, ai tempi dell’università. Ho avuto modo di incontrare la scrittura di William Shakespeare più volte, ma ogni volta è guardare ai ruoli femminili con occhi più consapevoli.
La storia è semplice: siamo in una tragedia. Otello sposa Desdemona e la loro felicità è vittima di una manipolazione orchestrata da Iago. A questi protagonisti si aggiunge Emilia, che assieme a Cassio, avrà un ruolo decisivo per lo svolgimento della intera opera.
Quando leggo Shakespeare ho gli occhi fissi sulla descrizione delle figure femminili. Penso a Giulietta, a Ofelia, vittime di situazioni più grosse di loro, per implicazioni familiari, per esasperati dannati in cerca di una risposta, costrette a sopportare gelosie inspiegabili il cui risultato è la loro morte immediata per avvelenamento o per suicidio non dichiarato.
Desdemona è una risoluta, si libera dal padre e si innamora lecitamente di un ragazzo di colore. È devota e vittima, le rubano un fazzoletto e questo sarà la prova della discordia che porterà alla fine di una storia importante attraverso un crimine.
Se dovessi pensare a quello che accade oggi nell’entrare a contatto con dei fatti di cronaca, non è tanto diverso rispetto a ciò che l’autore descrive in una opera ambientata nel 1600 e scritta per il teatro. La protagonista è costretta a subire violenza psicologica, giustificarsi e difendersi nonostante la sua onestà. Ha bisogno di un supporto amico – la fidata Emilia – per avere un bypass su azioni non commesse che le hanno attribuito con uno schema tattico rivolto alla distribuzione di un amore rispettoso, libero basato sulla fiducia.
Iago e Otello sono due uomini. Il primo gioca alla negazione e alla svalutazione. Il secondo è vittima, buono d’animo, perde il totalmente la testa a causa di chi lo ha plagiato, applica lo stesso atteggiamento di chi lo ha reso schiavo di un meccanismo malato.
Io credo che sia un testo molto attuale che racconta bene la diseducazione maschile alle emozioni. Chi vorrebbe rimanere intrappolata in una rete di possesso?
L’amore mica è morte o violenza necessaria!
E basta! 💥
Otello
William Shakespeare
Feltrinelli, 2020
Traduzione: Agostino Lombardo
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