Artista-curatore. Cosa penso dopo aver letto Vincenzo Trione di domenica #lalettura #arte [#riflessione]

Quanto scrivo è uscito ieri in un commento che ho già postato in Instagram ieri, lo inserisco anche qui per chi non mi segue su quella pagina.

Ho riletto l’articolo di Vincenzo Trione pubblicato su La Lettura di domenica scorsa, parla della figura dell’artista-curatore e di come la critica abbia subito nel tempo un cambio di ruolo centrale in quelli che sono stati i sistemi dell’arte.

Io sono a favore della critica, ci credo. È ancora fatta, ma su riviste specializzate di settore inaccessibili in termini di comprensione a chi è fuori dal mondo delle arti. Per me manca un mediatore, nelle arti contemporanee, che sappia fare da traduttore per chi è interessato ai linguaggi contemporanei per puro spirito di interessi e scoperta per quel pubblico che in altri contesti è definito generalista.

A me non disturba il ruolo dell’artista- curatore, piuttosto mi viene da domandare quanto possa spostare in economie o se le spostano davvero in termini di risultati senza il supporto degli uffici stampa.

Ci sono molte confusioni sui ruoli professionali nel mondo dell’arte: in quanti si occupano dei servizi educativi senza aver mai sostenuto o avuto esperienze di didattica museale? Quanti storici dell’arte si prestano a questo tipo di attività, ad esempio, coinvolti da istituzioni di vario tipo? È pieno il mondo e per fortuna non siamo fissi, siamo adattabili e apriamo varchi perché a volte lavoriamo bene anche nelle diversità.

A me disturba un fatto però, in questa mancanza di critica che un tempo poteva essere definita militante, oggi non esiste più la vocazione al tradimento.

Un critico – la mia visione di questa professione che cerco di praticare – ha il dovere di distaccarsi dal curatore, dagli uffici stampa, ha il dovere di permettere all’artista di essere autonomo, di capire che le catene vanno spezzate al momento giusto quando si è a un certo grado di maturità sulla propria professione. I critici servono, come gli psicologi, ad allineare un metodo, proprio e unico, di chi vuole fare arte.
E non tutti la sanno fare o resistere a un cammino così difficile che richiede costanza, tempo e soldi.

Il mio punto di riferimento è Jean Baudrillard, ad esempio. Lo leggo, mi trovo a casa.

Chi sono?
https://amaliatemperini.com/about/

Iscriviti al blog nella casellina in basso a destra della homepage
www.amaliatemperini.com www.atbricolageblog.com

Seguimi su Twitter

http://www.twitter.com/atbricolageblog

Instagram:

https://www.instagram.com/atbricolageblog/


Per richieste: atbricolageblog@gmail.com

Nel rispetto del provvedimento emanato dal garante per la privacy in data 8 maggio 2014 e viste le importanti novità previste dal Regolamento dell’Unione Europea n. 679/2016, noto anche come “GDPR”, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all’uso dei cookie. Per un maggiore approfondimento leggere la sezione Regolamento dell’Unione Europea n. 679/2016 (qui) oppure leggere la Privacy Police di Automattic http://automattic.com/privacy/ 

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s…

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: