Spatriati – Mario Desiati #libri #audiolibri [#recensione]

Ho ascoltato questo libro su Storytel alcune settimane fa. Spatriati è scritto da Mario Desiati ed è edito da Einaudi nel 2021. La storia è quella di due amici, ambientata tra il sud Italia, nel comune di Martinafranca in Puglia e in Germania; permette di radunare quelli della provincia, senza nessuna distinzione, persone che si ritrovano ad aver vissuto la fine degli anni Novanta e i primi Duemila, immersi in un vuoto inspiegabile.

Il racconto è la storia di due ragazzi, come dicevo. Sono molto amici, possono contare solo su se stessi e su chi è l’altro per sé. Si ritrovano a essere fratelli per un caso assurdo della vita. I loro genitori si innamorano, tradiscono i relativi partner. Al centro di questo testo il sesso è una componente fondamentale assieme alla solitudine, a quel senso continuo di riflessione e fuga in cui in molti di noi ci ritroviamo quando siamo incasinati e non abbiamo luoghi dove sentirci a casa. Si parla di promiscuità, di omosessualità, di relazioni classificate come normali senza mai sentire il peso del giudizio quando non si è a casa, quando si è fuori dal luogo dove si è nati che ti rimane addosso come una condanna.

Non c’è differenza se tu ami una persona che sotto i tuoi occhi attraversa molte vite, come non c’è differenza per te, che vivi quelle vite con l’aiuto di quella stessa amica che ami da una vita.

Frank e Claudia – i protagonisti – cercano di cambiare in mezzo a un mare di fallimenti che li vedono approdare in Germania. In quel paese saranno ospitati e saranno loro stessi, nel desiderio, senza paura di nasconderlo, in un momento preciso della loro esistenza che li vede davanti a profondi bivi, dove capiscono chi amare e dove vedono fuggire quell’amore che li ha segnati nell’intimità.

Il libro è un susseguirsi di tradimenti, non solo corporali, ma di situazioni interrotte che tracciano il loro destino, di passioni che intrappolano senza più avere un confine o il luogo di ritorno.

Cosa si è quando manca la sussistenza e ti allontani dal tuo centro e ne cerchi altri?

Il libro è anche una continua citazione su chi ha fatto la storia letteraria della Puglia – Maria Corti viene citata moltissime volte. Anche la terra, come la religiosità, sono componenti che connotano dei riti precisi e unici, evocati ogni anno come sacrificio devozionale.

La cosa che colpisce di più è come tra donne ci sia complicità, come vengono raccontate queste parti in pozzi veri e propri che sono silenzi di resistenza. Le figure femminili sono narrate sempre in situazioni di cooperazione quando accadono dei drammi feroci, quando ci si deve confessare qualche aspetto della propria esistenza che si è sopportato fino a rendersi impenetrabili davanti a qualcosa che all’apparenza non cambia: una testimonianza taciuta agli occhi degli uomini.

Il punto di vista qui è di Frank: è lui che vive le prime esperienze in chiesa, si consuma dentro quegli spazi il segreto di qualcosa che deve essere nascosto a tutti i costi. Quando arriva in Germania esprime se stesso in situazioni che lo avvolgono nei club dove non esiste un limite, un inconfessabile, ci va con chi ama e scopre lì di saperlo fare. Di riflesso, quando torna nel suo luogo di nascita, quella mandria di uomini che vede accerchiati attorno ai riti sembrano uno specchio, un riflesso distorto di un pensiero impossibile e sottratto. Allora viene da pensare alla repressione, a quanto l’impossibilità di esprimersi sia condizionata da menti ristrette che non hanno mai guardato verso il mondo o lontani dal proprio naso. Rimanere ancorati a fissare ciò che non si è voluto fare, additare gli altri e aspettare il loro ritorno per decretarne l’insuccesso.

Ascoltare Spatriati di Mario Desiati permette di entrare in certe descrizioni che possono disturbare, ma forse è proprio questo che rende viva quella voce. Permette di capire esattamente quali sono stati i propri limiti, anche territoriali e quelli che ci obbligano a essere qualcosa che siamo costretti a sopportare nel trovare vie di fuga per sopravvivere e sottrarsi ai confini.


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Spatriati di Mario Desiati 
Einaudi, 2021

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4 risposte a “Spatriati – Mario Desiati #libri #audiolibri [#recensione]”

  1. Rieccomi! A proposito di libri, hai letto “La mia meta” di Roberta Damiano?

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      1. E’ semplicemente il libro più bello che abbia letto nel 2021 (e fidati che ne ho letti tanti). Non a caso gli ho dedicato il mio ultimo post. Grazie per la risposta! 🙂

        Piace a 1 persona

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